Ipnosi, auto-ipnosi e il dialogo con l'inconscio
Abbiamo visto come l'evoluzione di coscienza, passaggio dinamico dall'ego all'essenza (anima), preveda un inevitabile reindirizzamento dell'attenzione. Questa deve passare dal guardare fuori al nostro stato soggettivo al guardare dentro, al suo interno. Senza questo importante prerequisito non accadrà assolutamente niente.
La trance è la riduzione delle molteplicità dei fuochi dell'attenzione. Milton Erickson
L'ipnosi, con lo stato di trance che induce, offre straordinarie possibilità di stimolare le più profonde capacità inconsce di guarigione e trasformazione e costituisce un ottimo strumento evolutivo. si tratta semplicemente di favorire il riorientamento dell’attenzione del soggetto, che normalmente è rivolta all’esterno, verso l’esperienza interiore. Questo fa sì che ben presto le onde cerebrali, da Beta (13-30+ Hz), presenti nello stato in cui ci troviamo normalmente quando siamo svegli e impegnati nelle nostre attività quotidiane, si trasformino nelle più lente Alfa (8-12.9 Hz). L’attività nelle onde alfa è riconducibile a stati di coscienza in cui la mente conscia può riposare e rilassarsi. Grazie agli insegnamenti di Milton Erickson, si può indurre uno stato di coscienza adatto a comunicare con l’inconscio anche in una normale conversazione (https://ilcorpoinmente.it/cosa-e-l-ipnosi-a-cosa-serve-cosa-si-prova-in-ipnosi/)https://ilcorpoinmente.it/cosa-e-l-ipnosi-a-cosa-serve-cosa-si-prova-in-ipnosi/)
L'ipnosi ci permette di restringere e concentrare la nostra attenzione, fino a focalizzarla su di un'area specifica dell'esperienza soggettiva. Si può pensare alla trance anche come a un rivolgersi dall'esterno all'interno dell'esperienza soggettiva. Ogni qualvolta la nostra attenzione si rivolge all'interno, il nostro stato di coscienza comincia ad alterarsi e noi entriamo in trance. Quando, invece, l'attenzione si rivolge all'esterno, ritorniamo al normale stato di veglia. Richard Bundler, Il potere dell'inconscio e della pnl, Alessio Roberti.
Quando la mente inconscia, normalmente nelle retrovie e “coperta” dal controllo conscio, passa “davanti”, diventa più aperta e ricettiva per accogliere le suggestioni abbiamo preparato il terreno per la trasformazione, per effettuare il lavoro di sintesi e ricomposizione delle nostre parti interne. Il raccogliersi nella propria realtà interna viene chiamato “trance”. Questo stato assomiglia al sonno. (https://ilcorpoinmente.it/cosa-e-l-ipnosi-a-cosa-serve.../)
La mente inconscia, che garantisce il funzionamento del corpo/mente nel modo migliore possibile per ogni individuo, se stimolata opportunamente, può favorire processi di riequilibrio, cambiamento e miglioramento a tanti livelli diversi. (https://ilcorpoinmente.it/cosa-e-l-ipnosi-a-cosa-serve-cosa-si-prova-in-ipnosi/).https://ilcorpoinmente.it/cosa-e-l-ipnosi-a-cosa-serve-cosa-si-prova-in-ipnosi/).
Ecco di seguito quali sono le principali evidenze di una trance vissuta o in atto:
La rappresentazione interna (insight) prevale sugli stimoli provenienti dal mondo esterno;
Il cono percettivo è ristretto e focalizzato, diminuisce la consapevolezza periferica;
Si verifica la sensazione di non stare in alcun luogo specifico, o anche di trovarsi in una localizzazione spaziale indefinita, facilmente trasformabile. La percezione dello spazio, come quella del tempo, è sospesa o alterata;
È possibile esercitare un controllo sulla muscolatura liscia, che di solito è indipendente dalla coscienza, modificando, almeno in parte, le risposte dei visceri, dei vasi sanguigni, del cuore;
Potenziamento della capacità psichiche quali la memoria, l’intuizione, il problem solving, la creatività;
L’individuo accede alla possibilità di percepire più intensamente le proprie risorse interiori, utilizzandole in modo mirato verso l’obiettivo desiderato.
(Evidenze neuroscientifiche di trance ipnotica: evoluzione storica e applicazioni, Giuseppe Vercelli)
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